Storia Medievale
Vi avevo già confessato in questo post che sto continuando gli studi. Ebbene la mia lunga assenza dal blog era dovuta al mio secondo (ed ultimo) esame del 2008: Storia medievale.
Tre sono stati i temi affrontati durante la prova:
L’origine del medioevo e la discesa longobarda in Italia;
Ho iniziato l’esposizione da Diocleziano fino ad arrivare alla nascita delle 2 Italie e alla donazione di Sutri
La figura di Innocenzo III ed il suo rapporto con l’Impero;
Quindi il desiderio di fare della chiesa una Teocrazia e l’appoggio prima ad Ottone IV e poi, dopo il tradimento di questi e la sua conseguente scomunica, al suo pupillo Federico II nella Battaglia delle Nazioni a Bouvines.
Il rapporto tra Clemente V e Filippo IV (il Bello) e come i Templari si inseriscono in questo contesto;
Ho esposto le tesi della Frale che definisce la situazione Templare “Fra l’incudine e il martello” citando alcuni episodi del processo ai templari e del rapporto tra il Papa ed il Monarca Francese.
Devo dire che, avendo studiato per la parte monografica la storia dei Cavalieri del Tempio, è salito il mio risentimento per Roberto Giacobbo che spacciandosi per divulgatore scientifico ottiene spazio sulle reti nazionali con un programma di pettegolezzi. Diffidate di questi personaggi e leggetevi un libro. Per la storia dei templari posso consigliarvi quello di Barbara Frale “I templari”, sono solamente 180 pagine e si leggono con gusto.
Se invece siete alla ricerca del Santo Graal …continuate a seguire Giacobbo.
Tre sono stati i temi affrontati durante la prova:
L’origine del medioevo e la discesa longobarda in Italia;
Ho iniziato l’esposizione da Diocleziano fino ad arrivare alla nascita delle 2 Italie e alla donazione di Sutri
La figura di Innocenzo III ed il suo rapporto con l’Impero;
Quindi il desiderio di fare della chiesa una Teocrazia e l’appoggio prima ad Ottone IV e poi, dopo il tradimento di questi e la sua conseguente scomunica, al suo pupillo Federico II nella Battaglia delle Nazioni a Bouvines.
Il rapporto tra Clemente V e Filippo IV (il Bello) e come i Templari si inseriscono in questo contesto;
Ho esposto le tesi della Frale che definisce la situazione Templare “Fra l’incudine e il martello” citando alcuni episodi del processo ai templari e del rapporto tra il Papa ed il Monarca Francese.
Devo dire che, avendo studiato per la parte monografica la storia dei Cavalieri del Tempio, è salito il mio risentimento per Roberto Giacobbo che spacciandosi per divulgatore scientifico ottiene spazio sulle reti nazionali con un programma di pettegolezzi. Diffidate di questi personaggi e leggetevi un libro. Per la storia dei templari posso consigliarvi quello di Barbara Frale “I templari”, sono solamente 180 pagine e si leggono con gusto.
Se invece siete alla ricerca del Santo Graal …continuate a seguire Giacobbo.
Buon compleanno
Chi sa ridere è padrone del mondo.
(Giacomo Leopardi)
E siamo arrivati a tre. Sono già passati tre anni da quando, con la tua sempre sorridente figura, sei venuta ad allietare la nostra famiglia. Ringraziamo il Signore per questo dono e Te che, con un sorriso o un ballo improvvisato, riesci a tirar su di morale anche quei musoni dei tuoi genitori.
Come si vede dalla foto oggi festeggiamo anche il tuo ingresso in “società” (scuola materna). Un grosso in bocca al lupo per questa nuova esperienza.
Mi raccomando non perdere mai quel sorriso è una risorsa troppo importante per te e per i fortunati che ti sono vicino.
A tal proposito su leggi tutto trovate la famosa poesia “Un sorriso”
(Giacomo Leopardi)
E siamo arrivati a tre. Sono già passati tre anni da quando, con la tua sempre sorridente figura, sei venuta ad allietare la nostra famiglia. Ringraziamo il Signore per questo dono e Te che, con un sorriso o un ballo improvvisato, riesci a tirar su di morale anche quei musoni dei tuoi genitori.
Come si vede dalla foto oggi festeggiamo anche il tuo ingresso in “società” (scuola materna). Un grosso in bocca al lupo per questa nuova esperienza.
Mi raccomando non perdere mai quel sorriso è una risorsa troppo importante per te e per i fortunati che ti sono vicino.
A tal proposito su leggi tutto trovate la famosa poesia “Un sorriso”
L’ultimo de li RGGIÒ
Poche righe per un caro saluto ad un Uomo che con la sua vita ha ci ha insegnato molto. Lavoratore onesto, marito esemplare, padre premuroso è stato un esempio anche per chi, come me, frequentava la sua casa, sempre aperta a tutti, poche volte l’anno.
Se ne è andato ieri alle ore 13 con la dignità che lo ha sempre contraddistinto ed ha raggiunto le persone a lui care, che lo hanno preceduto nell’incontro con Dio, accompagnato dal conforto della moglie e dei figli.
Verrai, ne sono certo, salutato festosamente da tuoi 10 fratelli e quindi ti chiedo un ultima cortesia ... dai un bacio da parte mia a Nonno Pasquale e Nonna Laura.
Ci mancherai.
Per un breve profilo di Vito Ruggieri cliccate qui sotto su “leggi tutto”
Se ne è andato ieri alle ore 13 con la dignità che lo ha sempre contraddistinto ed ha raggiunto le persone a lui care, che lo hanno preceduto nell’incontro con Dio, accompagnato dal conforto della moglie e dei figli.
Verrai, ne sono certo, salutato festosamente da tuoi 10 fratelli e quindi ti chiedo un ultima cortesia ... dai un bacio da parte mia a Nonno Pasquale e Nonna Laura.
Ci mancherai.
Per un breve profilo di Vito Ruggieri cliccate qui sotto su “leggi tutto”
NOI … adolescenti degli anni 80
Il seguente filmato, ne sono sicuro, farà tornare in mente ai 30/40enni una miriade di ricordi. Quando l’ho visto la prima volta la nostalgia di quei tempi spensierati ha dipinto sul mio volto quella espressione tipica che hanno le persone anziane quando, con rammarico, ripensano alla loro giovinezza.
Il filmato ovviamente non è esauriente infatti NOI…
…le uniche pastiglie che conoscevamo erano le aspirine
…rispettavamo gli anziani
…credevamo nella democrazia ed eravamo orgogliosi di essere italiani
…che il cellulare era quello …dei Carabinieri
…che i nostri miti erano Supereroi e non microcefali depilati della TV
…ci facevamo le … con Postalmarket o all’occorrenza con Famiglia Cristiana
…si giocava per strada con il “SuperTele” e se andava bene col “Tango”
…ci dissetavamo alla fontanella dei giardinetti e mangiavamo frutta senza doverla disinfettare
Il confronto con la generazione attuale è quasi inevitabile ma pericoloso perché si rischia di dire …”ai tempi nostri però…” quindi mi limito a sottolineare solo il fatto che ho notato, in moltissime situazioni, la maggior difficoltà di socializzazione tra i ragazzi (non parlo di casi di timidezza) rispetto a qualche tempo fa. A ben pensarci però forse tutto dipende dalle cuffiette dell’i-pod sempre infilate nelle orecchie e dal cellulare sempre in mano (per veloci sms) che non permettono di parlare e soprattutto di ascoltare.
Mi fermo perché come direbbe la mia professoressa “sei andato fuori tema …ti do 4”.
Ah…dimenticavo, io ero per Jeeg Robot d’Acciaio che, per un EVIDENTE e FASTIDIOSO errore, non è nominato dal video (forse perché Jeeg è proprio di un’altra categoria!!!).
Il filmato ovviamente non è esauriente infatti NOI…
…le uniche pastiglie che conoscevamo erano le aspirine
…rispettavamo gli anziani
…credevamo nella democrazia ed eravamo orgogliosi di essere italiani
…che il cellulare era quello …dei Carabinieri
…che i nostri miti erano Supereroi e non microcefali depilati della TV
…ci facevamo le … con Postalmarket o all’occorrenza con Famiglia Cristiana
…si giocava per strada con il “SuperTele” e se andava bene col “Tango”
…ci dissetavamo alla fontanella dei giardinetti e mangiavamo frutta senza doverla disinfettare
Il confronto con la generazione attuale è quasi inevitabile ma pericoloso perché si rischia di dire …”ai tempi nostri però…” quindi mi limito a sottolineare solo il fatto che ho notato, in moltissime situazioni, la maggior difficoltà di socializzazione tra i ragazzi (non parlo di casi di timidezza) rispetto a qualche tempo fa. A ben pensarci però forse tutto dipende dalle cuffiette dell’i-pod sempre infilate nelle orecchie e dal cellulare sempre in mano (per veloci sms) che non permettono di parlare e soprattutto di ascoltare.
Mi fermo perché come direbbe la mia professoressa “sei andato fuori tema …ti do 4”.
Ah…dimenticavo, io ero per Jeeg Robot d’Acciaio che, per un EVIDENTE e FASTIDIOSO errore, non è nominato dal video (forse perché Jeeg è proprio di un’altra categoria!!!).
Antonio c’è!
Non so se un giorno Guido Meda (o chi per lui) riprenderà questo modo di dire, attualmente utilizzato per il grandissimo Valentino Rossi , per apostrofare una grande prestazione di Antonio Ruggieri, a me basta vedere ora mio figlio sorridere quando sopra alla minimoto urla ….Antonio c’è!
Dopo qualche esperienza con una minimoto elettrica ho deciso di accompagnare mio figlio al circuito di minimoto a Giulianova per fargli provare per la prima volta la guida di una moto “vera”. L’esperienza è stata molto positiva dopo un primo giro accompagnato da un addetto alla pista (altrimenti dava subito tutto GAS come per le moto elettriche e finiva per terra) ha effettuato altri 5 giri a velocità moderata superando (molto bene) anche alcuni imprevisti, tipo il tentativo di disarcionamento della moto. Oltre al sottoscritto alla mamma ed alla sorellina ad assistere alla performance di Antonio c’era anche Graziano Rossi ex pilota e papà di Valentino Rossi!!!
Ovviamente la presenza di Rossi senior è stato un fatto casuale (era li per festeggiare l’ottavo compleanno di “Bruno” - pilota ufficiale di minimoto Polini) però non mi dispiace, per un po’, fantasticare sul perché il destino ha voluto questo incontro.
Dopo qualche esperienza con una minimoto elettrica ho deciso di accompagnare mio figlio al circuito di minimoto a Giulianova per fargli provare per la prima volta la guida di una moto “vera”. L’esperienza è stata molto positiva dopo un primo giro accompagnato da un addetto alla pista (altrimenti dava subito tutto GAS come per le moto elettriche e finiva per terra) ha effettuato altri 5 giri a velocità moderata superando (molto bene) anche alcuni imprevisti, tipo il tentativo di disarcionamento della moto. Oltre al sottoscritto alla mamma ed alla sorellina ad assistere alla performance di Antonio c’era anche Graziano Rossi ex pilota e papà di Valentino Rossi!!!
Ovviamente la presenza di Rossi senior è stato un fatto casuale (era li per festeggiare l’ottavo compleanno di “Bruno” - pilota ufficiale di minimoto Polini) però non mi dispiace, per un po’, fantasticare sul perché il destino ha voluto questo incontro.
Viva le Olimpiadi Cinesi
La differenza tra la democrazia e la dittatura è che nella prima ti fanno votare poi ti danno ordini, mentre nella seconda non ti fanno perdere tempo a votare. (Charles Bukowski)
Tutta la campagna anti-Cina che ormai da mesi va avanti su tutti i media occidentali mi ha veramente rotto le scatole.
Non voglio dire con questo che non bisogna battersi per i diritti umani, è innegabile che in Cina vi sia un regime e che è nostro dovere condannarlo, però, visto che non ho mai sentito parlare cosi tanto (TV; Internet; Bar….) della questione Tibetana fino a pochi mesi fa, ho l’impressione che qualcuno sia arrivato a “manipolare” anche i nostri pensieri.
Vi sono decine (dico decine) di paesi al mondo che per motivi religiosi, etnici o economici violano i diritti umani ma nessun paese occidentale fa una battaglia contro di loro ed i motivi sono sostanzialmente 2:
1)Tra questi paesi ci sono proprio paesi occidentali o loro grandi partner commerciali;
2)Non rompono le scatole economicamente.
Alla gente in buona fede, che crede di stare facendo una grande battaglia per la libertà, rivolgo l'invito di considerare l'ipotesi di essersi trasformati in pedine di una campagna non di libertà, ma di odio, indirizzato oggi verso la Cina e domani verso chiunque altro non risponderà ai canoni di sviluppo occidentale. Chi detiene il potere, soprattutto in tempi di recessione, ha tutto l’interesse di indicare sempre il nuovo "nemico" di turno cosi da giustificare la loro incapacità e i loro misfatti additando altri come colpevoli.
Taciamo nei confronti di chi per “pacificare” un territorio lo rade al suolo uccidendo tutti quelli che ci sono sopra e poi condanniamo solo la Cina che non mi risulta stia bombardando con il fosforo qualche territorio (suo o non). E’ vero la Cina ci sta conquistando ma non con le bombe bensì con gli strumenti economici che l’evoluto sistema occidentale gli ha messo a disposizione.
Tutta la campagna anti-Cina che ormai da mesi va avanti su tutti i media occidentali mi ha veramente rotto le scatole.
Non voglio dire con questo che non bisogna battersi per i diritti umani, è innegabile che in Cina vi sia un regime e che è nostro dovere condannarlo, però, visto che non ho mai sentito parlare cosi tanto (TV; Internet; Bar….) della questione Tibetana fino a pochi mesi fa, ho l’impressione che qualcuno sia arrivato a “manipolare” anche i nostri pensieri.
Vi sono decine (dico decine) di paesi al mondo che per motivi religiosi, etnici o economici violano i diritti umani ma nessun paese occidentale fa una battaglia contro di loro ed i motivi sono sostanzialmente 2:
1)Tra questi paesi ci sono proprio paesi occidentali o loro grandi partner commerciali;
2)Non rompono le scatole economicamente.
Alla gente in buona fede, che crede di stare facendo una grande battaglia per la libertà, rivolgo l'invito di considerare l'ipotesi di essersi trasformati in pedine di una campagna non di libertà, ma di odio, indirizzato oggi verso la Cina e domani verso chiunque altro non risponderà ai canoni di sviluppo occidentale. Chi detiene il potere, soprattutto in tempi di recessione, ha tutto l’interesse di indicare sempre il nuovo "nemico" di turno cosi da giustificare la loro incapacità e i loro misfatti additando altri come colpevoli.
Taciamo nei confronti di chi per “pacificare” un territorio lo rade al suolo uccidendo tutti quelli che ci sono sopra e poi condanniamo solo la Cina che non mi risulta stia bombardando con il fosforo qualche territorio (suo o non). E’ vero la Cina ci sta conquistando ma non con le bombe bensì con gli strumenti economici che l’evoluto sistema occidentale gli ha messo a disposizione.
2 agosto 1980
"Il sonno della ragione genera mostri". (Goya)
La violenza colpì alla cieca cancellando a casaccio vite, sogni, speranze. A morire senza un apparente motivo furono in 85 (a lato di ogni nome l'età delle vittime):
In molti (molto in alto) conoscono la verità di questa e di altre stragi italiane, auguro loro di prendere coscienza che 85 non è solo un numero su di una lapide ma il numero di sogni infranti e di famiglie distrutte.
La violenza colpì alla cieca cancellando a casaccio vite, sogni, speranze. A morire senza un apparente motivo furono in 85 (a lato di ogni nome l'età delle vittime):
Antonella CECI 19 | Angela MARINO 23 |
Leoluca MARINO 24 | Domenica MARINO 26 |
Errica FRIGERIO 57 | Vito DIOMEDE FRESA 62 |
Cesare FRANCESCO Diomede FRESA 14 | Carlo MAURI 32 |
Anna MariaA BOSIO IN MAURI 28 | Luca MAURI 6 |
Eckhardt MADER 14 | Kai MADER 8 |
Margret ROHRS IN MADER 39 | Sonia BURRI 7 |
Patrizia MESSINEO 18 | Roberto DE MARCHI 21 |
Silvana SERRAVALLI IN BARBERA 34 | Manuela GALLON 11 |
Natalia AGOSTINI IN GALLON 40 | Vittorio VACCARO 24 |
Marina Antonella TROLESE 16 | Velia CARLI IN LAURO 50 |
Eleonora GERACI IN VACCARO 46 | Salvatore LAURO 57 |
Anna Maria SALVAGNINI 51 | Paolo ZECCHI 23 |
Elisabetta MANEA VED. DE MARCHI 60 | John Andrew KOLPINSKI 22 |
Viviana BUGAMELLI IN ZECCHI 23 | Angela FRESU 3 |
Catherine Helen MITCHELL 22 | Angelica TARSI 72 |
Loredana MOLINA IN SACRATI 44 | Maria FRESU 24 |
Katia BERTASI 34 | Mirella FORNASARI 36 |
Eurida BERGIANTI 49 | Nilla NATALI 25 |
Franca DALL'OLIO 20 | Rita VERDE 23 |
Flavia CASADEI 18 | Giuseppe PATRUNO 18 |
Rossella MARCEDDU 19 | Davide CAPRIOLI 20 |
Vito ALES 20 | Iwao SEKIGUCHI 20 |
Brigitte DROUHARD 21 | Roberto PROCELLI 21 |
Mauro ALGANON 22 | Maria Angela MARANGON 22 |
Verdiana BIVONA 22 | Mauro DI VITTORIO 24 |
Francesco GOMEZ MARTINEZ 23 | Sergio SECCI 24 |
Roberto GAIOLA 25 | Angelo PRIORE 26 |
Onofrio ZAPPALA' 27 | Pio Carmine REMOLLINO 31 |
Gaetano RODA 31 | Antonino DI PAOLA 32 |
Mirco CASTELLARO 33 | Nazzareno BASSO 33 |
Vincenzo PETTENI 34 | Salvatore SEMINARA 34 |
Carla GOZZI 36 | Umberto LUGLI 38 |
Fausto VENTURI 38 | Argeo BONORA 42 |
Francesco BETTI 44 | Mario SICA 44 |
Pier Francesco LAURENTI 44 | Paolino BIANCHI 50 |
Vincenzina SALA IN ZANETTI 50 | Berta EBNER 50 |
Vincenzo LANCONELLI 51 | Romeo RUOZI 54 |
Lina FERRETTI IN MANNOCCI 53 | Amorveno MARZAGALLI 54 |
Antonio Francesco LASCALA 56 | Pietro GALASSI 66 |
Rosina BARBARO IN MONTANI 58 | Lidia OLLA IN CARDILLO 67 |
Irene BRETON IN BOUDOUBAN 61 | Maria Idria AVATI 80 |
Antonio MONTANARI 86 |
In molti (molto in alto) conoscono la verità di questa e di altre stragi italiane, auguro loro di prendere coscienza che 85 non è solo un numero su di una lapide ma il numero di sogni infranti e di famiglie distrutte.
Dal Maestro all’Allievo … e viceversa!
“Smaterializzare la materia recuperando l’uomo nella sua bellezza estrema: un discorso ambiguo, difficile, ma concreto, reale, storico.” (da “Profilo di G. Marinucci” di M. Crocetta)
Promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di San Benedetto e patrocinata dalla provincia di Ascoli Piceno e dalla regione Marche verrà inaugurata sabato 2 agosto alle 18,30 presso i locali della Palazzina Azzurra, una grande mostra di sculture, dedicata a due grandi artisti che hanno operato nel Piceno: Giuseppe Marinucci e Mauro Crocetta.
La mostra “Dal Maestro all’Allievo” è senz’ombra di dubbio l’evento culturale di spicco dell’estate Sambenedettese e rimarrà aperta fino al 31 Agosto.
Crocetta, che per motivi di lavoro si trova ad Ascoli Piceno, inizia a frequentare Marinucci nei primi anni settanta. Rimane subito colpito dall’opera di colui che diventerà suo Maestro e ne loda il lavoro attraverso delle analisi critiche molto sentite e competenti. I due entrano presto in sintonia grazie alla sensibilità di entrambi e al loro animo di artisti. Fino a quell'incontro Crocetta trovava sfogo alla sua creatività ed alla sua conoscenza dell’uomo e della sua storia, principalmente attraverso il linguaggio verbale mentre dopo, come una rivelazione, scopre di essere in grado di poter comunicare le sue emozioni e convinzioni anche attraverso altre forme d’arte, in particolare la scultura.
E’ mia personale opinione che, seppur sia innegabile che Marinucci sia stato il Maestro di Crocetta, quest’ultimo non ha subito passivamente ma, acquisiti i “trucchi” del mestiere ha sviluppato un suo personale percorso, compatibile ed affine a quello di Marinucci ma … personale e quindi originale. I due in sostanza si sono aiutati vicendevolmente nella smania di migliorarsi e di rappresentare, in un contesto sociale molto particolare, l’uomo nella sua interezza.
Ciò è reso evidente da questa mostra che come spiega Giancarlo Bassotti: dimostra come dal maestro si possa passare all’allievo, con esiti di originalità di entrambi gli orizzonti linguistici; come due sensibilità affini ma ovviamente non identiche, possano muovere da una medesima visione del mondo per svolgerne il racconto con diversi registri tonali ma soprattutto mediante approcci culturali e ideali differenti; insomma come due spiriti in consonanza possano rimanere originalmente se stessi e diversificarsi sul piano delle ermeneutiche di pensiero e di fede.
Ad omaggio del suo Maestro, Crocetta ha cercato, sfruttando le sue doti letterarie, di “tradurre” in prosa l’opera di Marinucci esaltandone il valore e la novità. Il risultato di questo lavoro è l’opera monografica “Profilo di Giuseppe Marinucci” che riceve nel 1978 il Premio Cultura Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di San Benedetto e patrocinata dalla provincia di Ascoli Piceno e dalla regione Marche verrà inaugurata sabato 2 agosto alle 18,30 presso i locali della Palazzina Azzurra, una grande mostra di sculture, dedicata a due grandi artisti che hanno operato nel Piceno: Giuseppe Marinucci e Mauro Crocetta.
La mostra “Dal Maestro all’Allievo” è senz’ombra di dubbio l’evento culturale di spicco dell’estate Sambenedettese e rimarrà aperta fino al 31 Agosto.
Crocetta, che per motivi di lavoro si trova ad Ascoli Piceno, inizia a frequentare Marinucci nei primi anni settanta. Rimane subito colpito dall’opera di colui che diventerà suo Maestro e ne loda il lavoro attraverso delle analisi critiche molto sentite e competenti. I due entrano presto in sintonia grazie alla sensibilità di entrambi e al loro animo di artisti. Fino a quell'incontro Crocetta trovava sfogo alla sua creatività ed alla sua conoscenza dell’uomo e della sua storia, principalmente attraverso il linguaggio verbale mentre dopo, come una rivelazione, scopre di essere in grado di poter comunicare le sue emozioni e convinzioni anche attraverso altre forme d’arte, in particolare la scultura.
E’ mia personale opinione che, seppur sia innegabile che Marinucci sia stato il Maestro di Crocetta, quest’ultimo non ha subito passivamente ma, acquisiti i “trucchi” del mestiere ha sviluppato un suo personale percorso, compatibile ed affine a quello di Marinucci ma … personale e quindi originale. I due in sostanza si sono aiutati vicendevolmente nella smania di migliorarsi e di rappresentare, in un contesto sociale molto particolare, l’uomo nella sua interezza.
Ciò è reso evidente da questa mostra che come spiega Giancarlo Bassotti: dimostra come dal maestro si possa passare all’allievo, con esiti di originalità di entrambi gli orizzonti linguistici; come due sensibilità affini ma ovviamente non identiche, possano muovere da una medesima visione del mondo per svolgerne il racconto con diversi registri tonali ma soprattutto mediante approcci culturali e ideali differenti; insomma come due spiriti in consonanza possano rimanere originalmente se stessi e diversificarsi sul piano delle ermeneutiche di pensiero e di fede.
Ad omaggio del suo Maestro, Crocetta ha cercato, sfruttando le sue doti letterarie, di “tradurre” in prosa l’opera di Marinucci esaltandone il valore e la novità. Il risultato di questo lavoro è l’opera monografica “Profilo di Giuseppe Marinucci” che riceve nel 1978 il Premio Cultura Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Into the Wild
Un uomo è ricco in proporzione al numero di cose di cui può permettersi di far senza. (H.D. Thoreau)
Ogni anno durante l’estate, grazie al locale Cineforum, si proiettano in un parco cittadino alcuni film di particolare interesse cinematografico. Ieri è stata la volta di “Into The Wild” un film basato sulla storia vera di Christopher McCandless e diretto dal bravo Sean Penn che anche questa volta non ha deluso affatto le mie aspettative anzi le ha superate.
Il film è veramente molto bello (fotografia e cast di ottimo livello) e racconta di un ventenne che appena laureato decide di tagliare i rapporti con i suoi conoscenti, di dare in beneficenza tutti i suoi risparmi e di partire per l'Alaska.
Tutte le persone che il protagonista incontrerà lungo il suo peregrinare oltre a colmare un vuoto affettivo, permettono al protagonista di acquisire, tramite lo scambio di esperienze fatte con spontaneità e profondità, la saggezza necessaria per raggiungere il suo scopo. L’obiettivo di Christopher era semplicemente quello di liberarsi dalla schiavitù di volere e cercare incessantemente quello che non si ha, quello che la società ci impone ansiosamente di ottenere. Perseguendo questo scopo giunge a condannare l’uomo moderno perché trova la sua realizzazione solo nei rapporti personali. Ma, come scriverà Chris quando agonizzante ripensa a tutte le persone che ha conosciuto, "Happiness only real when shared." (“La felicità è reale solo quando condivisa.”)
Non l'amore, non i soldi, non la fede, non la fama, non la giustizia... datemi solo la Verità. (H.D. Thoreau)
Ogni anno durante l’estate, grazie al locale Cineforum, si proiettano in un parco cittadino alcuni film di particolare interesse cinematografico. Ieri è stata la volta di “Into The Wild” un film basato sulla storia vera di Christopher McCandless e diretto dal bravo Sean Penn che anche questa volta non ha deluso affatto le mie aspettative anzi le ha superate.
Il film è veramente molto bello (fotografia e cast di ottimo livello) e racconta di un ventenne che appena laureato decide di tagliare i rapporti con i suoi conoscenti, di dare in beneficenza tutti i suoi risparmi e di partire per l'Alaska.
Tutte le persone che il protagonista incontrerà lungo il suo peregrinare oltre a colmare un vuoto affettivo, permettono al protagonista di acquisire, tramite lo scambio di esperienze fatte con spontaneità e profondità, la saggezza necessaria per raggiungere il suo scopo. L’obiettivo di Christopher era semplicemente quello di liberarsi dalla schiavitù di volere e cercare incessantemente quello che non si ha, quello che la società ci impone ansiosamente di ottenere. Perseguendo questo scopo giunge a condannare l’uomo moderno perché trova la sua realizzazione solo nei rapporti personali. Ma, come scriverà Chris quando agonizzante ripensa a tutte le persone che ha conosciuto, "Happiness only real when shared." (“La felicità è reale solo quando condivisa.”)
Non l'amore, non i soldi, non la fede, non la fama, non la giustizia... datemi solo la Verità. (H.D. Thoreau)
Il sito, gestito da Pasqualino Ruggieri, si pone come scopo quello di condividere informazioni, esperienze e riflessioni con tutti coloro che credono ancora nel confronto civile.
In più, da Marzo 2008, c’è una novità, il sito CasaRuggieri diventa anche un luogo “fisico” e tangibile, a disposizione di quanti volessero trascorrere le proprie vacanze estive nella splendida Riviera delle Palme e precisamente a San Benedetto del Tronto. Nella sezione Affitti Estivi potete trovare le nostre proposte per una vacanza in riva al mare. Saluti e …a presto!