Duchessa per un week end


di Patrizia Crocetta
E’ la prima volta che scrivo un post nel sito creato da mio marito ed ho colto ora l’occasione con l’intento di raccontare un fine settimana indimenticabile trascorso con lui.

uploaded_image

Venerdì scorso, dopo circa un anno, io e mio marito, con l’aiuto delle nonne che si sono rese disponibili nell’ospitare i nostri due figli, abbiamo deciso di “staccare la spina”dalla routine quotidiana per un paio di giorni, cogliendo anche l’occasione per festeggiare il nostro 11esimo anniversario di matrimonio. A bordo della mitica Moto Guzzi abbiamo iniziato la nostra avventura avendo come meta finale giornaliera Acqualagna, cittadina della provincia di Pesaro ed Urbino, famosa in tutto il mondo per il tartufo. Prima di approdare in quel di Acqualagna abbiamo fatto sosta nel monastero di Fonte Avellana , eremo citato nella Divina Commedia (Paradiso, canto XXI) da Dante Alighieri, il quale sembra che ne sia stato anche ospite. E’ immerso in una pace inverosimile in cui l’atmosfera è allietata dal cinquettio quasi frastornante degli uccelli che popolano questo angolo di paradiso. Abbiamo assistito alla celebrazione della messa alla presenza esclusivamente di sei monaci del monastero e di due signore ospiti della struttura. Il momento saliente della celebrazione è stato quello della comunione in cui ognuno di noi si è recato verso l’altare e ha preso con le proprie mani l’ostia imbevendola nel vino. Io e mio marito abbiamo provato una forte emozione. Terminata la funzione religiosa, siamo ripartiti alla volta della patria del tartufo dove abbiamo assaporato, nel rinomato ristorante “IL VICOLO”, delle tagliatelle al tartufo veramente squisite.
Il giorno successivo siamo partiti alla volta di una meta a me sconosciuta, in quanto il resto del giro era stato organizzato da mio marito. Durante il percorso giunti nei pressi di Piobbico, siamo stati attratti dall’indicazione relativa al di Castello Brancaleoni e così abbiamo deviato verso quell’imponente costruzione medievale-rinascimentale con 130 stanze (in basso su “leggi tutto” trovate un breve resoconto). E’ stata una visita davvero interessante.
Ripresa la moto, ci siamo diretti verso il valico di Bocca Serriola e poi da li, attraversando Pietralunga abbiamo seguito le indicazioni per Gubbio e giunti ad un bivio, mio marito ha deviato verso il Castello di Petroia . Arrivati lì ………la VERA SORPRESA. Non eravamo dei semplici visitatori, ma dei clienti che avrebbero alloggiato quella notte al suo interno. Vi lascio immaginare il mio stupore. Io continuavo a dire alla signorina della reception che ci doveva essere un errore, che non era possibile. A quel punto ho lanciato lo sguardo verso mio marito che nel frattempo si stava godendo la scena sogghignando sotto i baffi. Ma la sorpresa non era finita. La signorina ci ha accompagnato a far vedere la stanza precisando che si trattava della suite più grande del castello chiamata Federico Duca di Montefeltro , che era nato proprio lì. Il mio pomeriggio è stato reso ancora più speciale da un massaggio ayurvedico il cui scopo principale, combattere lo stress e ripristinare l’equilibrio dell’organismo mantenendo la salute fisica e mentale, è stato pienamente raggiunto. E’ stato per me un vero toccasana dopo le varie ore trascorse a bordo della moto. Mio marito non poteva avere un pensiero migliore.
Il prosieguo della serata lo ometto volutamente, lasciando spazio libero all’immaginazione di ogni lettore.
Il nostro giro è proseguito la domenica alla volta di Spello ridente cittadina ricca di numerose opere di epoca romana e rinascimentale. Merita una citazione la chiesa di Santa Maria Maggiore, la più grande di Spello, che vanta splendidi affreschi del Pinturicchio. Una cosa che ci ha colpito è la grande quantità di fiori che abbelliscono balconi, davanzali delle case e i vari vicoli del paese questo anche grazie ad un concorso "Finestre, balconi e vicoli fioriti" che si era appena concluso.
Purtroppo con la visita di Spello si è concluso il mio week end da “duchessa”. Ce ne saranno altri? Mah chissà!!!!! Per ora ringrazio mio marito per avermi fatto sognare.
TI AMO e………NON SMETTERE MAI DI……SORPRENDERMI


Il Castello Brancaleoni a Piobbico

L’ingresso gotico del Castello è sormontato dalla Torre dell’Orologio con il peculiare andamento antiorario. A piano terra è ospitato il “Museo degli antichi mestieri” dove fanno bella mostra i telai settecenteschi per la produzione artigianale del tappeto artistico di Piobbico e sono conservate le essenze naturali per la colorazione della lana (per es. il guado), oltre agli altri strumenti della civiltà contadina (carbonaio, falegname, fabbro, ecc.). Nelle sale dell’appartamento nobile (tra cui quella splendida detta del Leon d’Oro) decorate con affreschi e stucchi di fine cinquecento (vedi il pregevole Presepe di Federico Brandani) è stata allestita la mostra di ABITI E GIOIELLI seicenteschi appartenuti alla famiglia Brancaleoni e sfoggiati in occasioni particolari come feste, cerimonie, parate ecc.
L’ala ovest del castello è caratterizzata dalla cosiddetta “Fuga di stanze”, prospettiva tipica dell’architettura rinascimentale, dove, grazie alle 11 stanze poste in successione, si può attraversare con uno sguardo tutto il fronte che dà sul paese.
Nelle sale della dimora medievale affacciate sul secondo cortile interno, si trova l’esposizione delle ceramiche ritrovate all’interno del castello, reperti archeologici, una raccolta di numismatica, e la sezione ornitologica con esemplari della fauna tipica del Monte Nerone, tra cui l’aquila reale e il gufo reale. La parte più antica del complesso ospita il ricco Museo dei FOSSILI (oltre 5000), di età compresa tra 2 e 200 milioni di anni.


Articolo tratto da: Casa Ruggieri - http://www.casaruggieri.eu/
URL di riferimento: http://www.casaruggieri.eu/index.php?mod=none_News&action=viewnews&news=1277886131