Scacco al Re


«Quando giochi con Bobby, il problema non è vincere o perdere. Il problema è sopravvivere.»

Cosi diceva il campione di scacchi russo Boris Spasskij parlando del suo grande antagonista, l’americano Robert James Fischer più comunemente noto con il nome di Bobby Fischer.

Vorrei parlarvi un po’ di lui per ricordare, ad 1 settimana dalla sua scomparsa (64 anni come le 64 caselle degli scacchi), un personaggio che possedeva alcuni aspetti caratteristici, secondo il mio modestissimo parere, del GENIO. Intuito,Velocità di ragionamento, Fantasia, difficoltà di vivere circondati da piccoli uomini .
Fischer divenne campione del mondo battendo proprio lo stesso Spassky nel 1972, in uno scontro che calamitò l'attenzione dei media di ogni paese. La storica partita, giocata quando lo scacchista americano aveva 29 anni, si era svolta proprio a Reykjavik (ove è recentemente morto) e si era caricata di significati simbolici in piena guerra fredda fra Washington e Mosca. In seguito Fischer si era però rifiutato di difendere la corona contro il sovietico Anatoli Karpov (1975), incorrendo nella squalifica della Federazione Internazionale degli Scacchi.
Da quel momento non aveva più giocato incontri ufficiali fino alla sfida-spettacolo in due fasi (la prima a Sveti Stefan, in Montenegro, la seconda a Belgrado) del settembre 1992 di nuovo contro Spassky (il quale intanto aveva preso la cittadinanza francese). Le autorità americane gli avevano proibito di andare in Jugoslavia, allora sotto embargo dell'Onu ma lui,in una conferenza stampa prima dell'incontro, completamente fuori di se per quella proibizione, sputò sul documento ufficiale di diffida del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti. Per tutta risposta, Fischer venne incriminato e venne emesso un mandato di cattura per il suo arresto. Il 13 luglio 2004 Robert James Fischer viene arrestato all'aeroporto "Narita" di Tokyo dalle autorità nipponiche per conto degli Stati Uniti d'America, con una scusa del tipo: “passaporto irregolare”. Oppostosi all'estradizione, chiese ed ottenne asilo politico in Islanda.
Lo stesso Boris Spasskij, il 10 agosto 2004, scrisse una lettera aperta al Presidente degli Stati Uniti in sostegno del suo collega nella quale scrive:
"Non voglio difendere o giustificare Bobby Fischer. Lui è fatto così. Vorrei chiederle soltanto una cosa: la grazia, la clemenza. Ma se per caso non è possibile, vorrei chiederle questo: la prego, corregga l'errore che ha commesso François Mitterrand nel 1992. Bobby ed io ci siamo macchiati dello stesso crimine. Applichi quindi le sanzioni anche contro di me: mi arresti, mi metta in cella con Bobby Fischer e ci faccia avere una scacchiera."

Il 19 giugno 1996, a Buenos Aires, Argentina, Fischer annunciò e sostenne la validità di una variante degli scacchi chiamata Scacchi Fischer Random (o Scacchi960, come viene chiamato oggi per via delle 960 configurazioni iniziali possibili). Questa è essenzialmente un raffinamento di una vecchia idea: mescolare casualmente la disposizione iniziale dei pezzi. Fischer riteneva che questo avrebbe ridotto l'importanza di memorizzare le mosse di apertura, rendendo così più importanti la creatività e il talento.




Articolo tratto da: Casa Ruggieri - http://www.casaruggieri.eu/
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