” ... Non c’è rabbia ma gli occhi per vedere li abbiamo. Per otto giorni i vigili del fuoco, che sono bravissimi, hanno lavorato soprattutto per preparare le visite di Berlusconi e del Papa. Hanno puntellato la chiesa, così il Santo Padre la può vedere ancora in piedi. Un lavoro inutile, perché poi sarà abbattuta. Hanno costruito la strada e l’eliporto. Hanno preparato anche un piccolo campanile, con le campane recuperate fra le macerie, a fianco del tendone della nuova chiesa. Tutto bello. Ma nelle tende si vive malissimo. Gli anziani e chi cammina con difficoltà non riesce ad entrare in bagno. Venga a vedere, per entrare in un gabinetto o in una doccia bisogna salire due gradini alti, in ferro. Questi sono servizi che arrivano dall’Iraq, erano usati dai nostri militari in missione. Bisogna avere vent’anni, essere giovani e aitanti, per entrare qui. Tutti gli altri sono esclusi. Ci sono anziani che non riescono a lavarsi da tre settimane.”(Gianfranco Busilacchio - Comitato Onna Onlus – intervista a Repubblica) Faccio fatica a mandar giù questo Show televisivo che da settimane va avanti a reti unificate. L’Aquila è diventata la città più turistica d’Europa e tutti vogliono spostare li ogni tipo di evento: consiglio dei ministri, riunione del G8, concerto del primo maggio … gara di formula uno, expò di Milano, sbarco sulla luna … etc. E’ innegabile che parte delle risorse stanno andandosene per transennare strade, allestire passerelle, montare palchi, insomma … patinare la Città per il grande show. Uno dei rischi maggiormente temuti dagli sfollati, per ora spettatori inermi (e infreddoliti) di queste grandi manovre, è che la straordinaria solidarietà del resto degli italiani venga utilizzata per: - far volare elicotteri (con VIP all’interno), - ricostruire le sedi dei giornali e dei partiti, - rattoppare le chiese per 5 minuti di “visita papale”, - spostare il G8 dalla Maddalena (dove da 2 anni si buttano soldi e lavoro) a ... non si sa bene dove (parliamo di 20.000 persone), - etc. etc. e non per ricostruire: - le case, - le scuole, - i cessi! |