Uno strumento terapeutico
"Esige calma, interiore livello filosofico e sublime pacatezza dell’anima. Le sue delizie sono infinite e non tutti vi possono accedere senza adeguate risorse religiose" (Gianni Brera)
Sono passati ormai 14 mesi da quando, affacciato sui monti che fecero da scenario alla Guerra Bianca, provai una sorta di benevola invidia per un signore sulla sessantina che, come me, era intento a contemplare il candido biancore del ghiacciaio Presena.
Pur circondato da cotanta bellezza ebbi un senso di ... non completo appagamento.
Lui aveva qualcosa che io non avevo e che sicuramente gli stava permettendo di godere al meglio quello spettacolo, uno strumento utile a fermare i moti isterici della nostra mente e a lasciarla fluttuare tra gli stimoli che silenziosamente, solo il bello può dare.
Lo strumento che aveva tra le mani e che saltuariamente portava alla bocca producendo piccole nuvolette profumate ... doveva essere magico.
Quella sera stessa feci decine e decine di domande a quello "stregone" (rovinandogli sicuramente quel momento di pace) allo scopo di comprendere se anche a me potessero essere schiuse le porte di quella antica conoscenza.
Lo "stregone", che evidentemente ancora non padroneggiava appieno l'arte della pazienza, a metà del mio interrogatorio spense il suo magico strumento, mi salutò e se ne andò.
Rimase in me la voglia di padroneggiare quell'utensile della pace e cosi, da quel giorno, la Pipa è entrata nel mio mondo.
Non sbagliavo quando pensavo che solo uno stregone potesse utilizzare la Pipa infatti ho impiegato diversi mesi prima di iniziare a comprenderne il funzionamento. Mi ricorda la facoltà di ingegneria (di qualche decennio fa!), se riesci a superare il primo anno è fatta ma in molti (moltissimi) non ci riescono. Per la pipa è la stessa cosa, per i primi mesi si contano ... lingue bruciate, sapori disgustosamente amari, litri di acquerugiola, migliaia di accensioni ogni grammo di tabacco etc... ma poi (se resisti) ... poi .... è una goduria!!
Prima della Pipa non ho mai fumato in vita mia e l'intenzione di questo post non è invitarvi a fumare ma avvertirvi che d'ora in poi su questo blog si parlerà anche del mondo della Pipa. E' uno spazio che doverosamente gli devo visto che mi sta regalando quei momenti di tranquillità che altrimenti non sarei riuscito a ritagliarmi.
Per molti "lo strumento" è il Cane, per me è la Pipa!
Sono passati ormai 14 mesi da quando, affacciato sui monti che fecero da scenario alla Guerra Bianca, provai una sorta di benevola invidia per un signore sulla sessantina che, come me, era intento a contemplare il candido biancore del ghiacciaio Presena.
Pur circondato da cotanta bellezza ebbi un senso di ... non completo appagamento.
Lui aveva qualcosa che io non avevo e che sicuramente gli stava permettendo di godere al meglio quello spettacolo, uno strumento utile a fermare i moti isterici della nostra mente e a lasciarla fluttuare tra gli stimoli che silenziosamente, solo il bello può dare.
Lo strumento che aveva tra le mani e che saltuariamente portava alla bocca producendo piccole nuvolette profumate ... doveva essere magico.
Quella sera stessa feci decine e decine di domande a quello "stregone" (rovinandogli sicuramente quel momento di pace) allo scopo di comprendere se anche a me potessero essere schiuse le porte di quella antica conoscenza.
Lo "stregone", che evidentemente ancora non padroneggiava appieno l'arte della pazienza, a metà del mio interrogatorio spense il suo magico strumento, mi salutò e se ne andò.
Rimase in me la voglia di padroneggiare quell'utensile della pace e cosi, da quel giorno, la Pipa è entrata nel mio mondo.
Non sbagliavo quando pensavo che solo uno stregone potesse utilizzare la Pipa infatti ho impiegato diversi mesi prima di iniziare a comprenderne il funzionamento. Mi ricorda la facoltà di ingegneria (di qualche decennio fa!), se riesci a superare il primo anno è fatta ma in molti (moltissimi) non ci riescono. Per la pipa è la stessa cosa, per i primi mesi si contano ... lingue bruciate, sapori disgustosamente amari, litri di acquerugiola, migliaia di accensioni ogni grammo di tabacco etc... ma poi (se resisti) ... poi .... è una goduria!!
Prima della Pipa non ho mai fumato in vita mia e l'intenzione di questo post non è invitarvi a fumare ma avvertirvi che d'ora in poi su questo blog si parlerà anche del mondo della Pipa. E' uno spazio che doverosamente gli devo visto che mi sta regalando quei momenti di tranquillità che altrimenti non sarei riuscito a ritagliarmi.
Per molti "lo strumento" è il Cane, per me è la Pipa!
Scritto da pasqualino, Martedi 22 Ottobre 2013 - 12:55 (letto 14089 volte)
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Storia delle istituzioni educative
Per lui non c’era distinzione di dignità tra una storia tutta scritta e una tutta disegnata, sapeva che si poteva riflettere sull’uomo sia in endecasillabi che in strisce. (U. Eco in ricordo di E. Vittorini fondatore di “Il Politecnico”)
Uno degli esami più curiosi e coinvolgenti che ho affrontato sinora.
Seguendo la storia della stampa periodica per la gioventù e l’infanzia (o meglio per “le infanzie” come direbbe giustamente il Prof. Meda) si scopre come questa, dopo ripetuti e vani tentativi di boicottaggio, sia stata utilizzata dai principali movimenti politici italiani (tra il 1930 e il 1960) a scopi propagandistici.
Cercando di seguire l’evoluzione sia tecnica che di contenuti di questi periodici si fa un percorso attraverso la storia del fumetto scoprendo come questo, utilizzando un linguaggio subito fruibile ed accattivante per via dei colori e di quelle strane nuvolette che escono dalla bocca (balloon), sia stato strumento, si di divertimento e di svago ma molto più di propaganda e costruzione del consenso politico.
Attraverso lo studio dei principali periodici per ragazzi di quel periodo (Corriere dei piccoli, L’Avventuroso, L’Audace, Il Vittorioso, Il Pioniere …) e le vicende dei personaggi che ne animarono le pagine (Fortunello, Abetino, Cino e Franco, “Flasce”, Dick Fulmine, Tarzan, Dick Tracy, Mandrake, The Phantom, Superman, Li’l Albner, Johnny Hazard, Tillie, Ciclone, Gim Toro, Tex Willer, Pecos Bill, Asso di Picche, Chiodino, Atomino, Pantera bionda …) appaiono chiare, da una prospettiva per me completamente nuova, le vicende storiche sia del nostro paese che degli Stati Uniti d’America (da cui per lunghi periodi gli editori italiani hanno attinto a piene mani).
In cuor mio l’ho sempre sospettato ma ora, supportato da studi scientifici, posso affermare che erroneamente “i giornaletti” sono stati considerati e continuano ad esserlo, un sottoprodotto culturale.
Forse non sempre sono educativi o dotti ma, “leggendoli” attentamente, dentro ci troveremo la nostra società!
Ora vi saluto, sul comodino della mia stanza c’è l’ultimo albo di Dylan Dog che mi chiama!
Uno degli esami più curiosi e coinvolgenti che ho affrontato sinora.
Seguendo la storia della stampa periodica per la gioventù e l’infanzia (o meglio per “le infanzie” come direbbe giustamente il Prof. Meda) si scopre come questa, dopo ripetuti e vani tentativi di boicottaggio, sia stata utilizzata dai principali movimenti politici italiani (tra il 1930 e il 1960) a scopi propagandistici.
Cercando di seguire l’evoluzione sia tecnica che di contenuti di questi periodici si fa un percorso attraverso la storia del fumetto scoprendo come questo, utilizzando un linguaggio subito fruibile ed accattivante per via dei colori e di quelle strane nuvolette che escono dalla bocca (balloon), sia stato strumento, si di divertimento e di svago ma molto più di propaganda e costruzione del consenso politico.
Attraverso lo studio dei principali periodici per ragazzi di quel periodo (Corriere dei piccoli, L’Avventuroso, L’Audace, Il Vittorioso, Il Pioniere …) e le vicende dei personaggi che ne animarono le pagine (Fortunello, Abetino, Cino e Franco, “Flasce”, Dick Fulmine, Tarzan, Dick Tracy, Mandrake, The Phantom, Superman, Li’l Albner, Johnny Hazard, Tillie, Ciclone, Gim Toro, Tex Willer, Pecos Bill, Asso di Picche, Chiodino, Atomino, Pantera bionda …) appaiono chiare, da una prospettiva per me completamente nuova, le vicende storiche sia del nostro paese che degli Stati Uniti d’America (da cui per lunghi periodi gli editori italiani hanno attinto a piene mani).
In cuor mio l’ho sempre sospettato ma ora, supportato da studi scientifici, posso affermare che erroneamente “i giornaletti” sono stati considerati e continuano ad esserlo, un sottoprodotto culturale.
Forse non sempre sono educativi o dotti ma, “leggendoli” attentamente, dentro ci troveremo la nostra società!
Ora vi saluto, sul comodino della mia stanza c’è l’ultimo albo di Dylan Dog che mi chiama!
Scritto da pasqualino, Venerdi 04 Ottobre 2013 - 00:26 (letto 13307 volte)
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Filosofia Teoretica
Non è la società che produce la violenza, è la violenza a generare la società. (R. Girard)
Un esame di filosofia brillantemente superato meraviglia più me che le persone che mi sono vicine. Evidentemente costoro, che ringrazio per la stima, ignorano il fatto che non saprei nemmeno definire cosa si intende per Filosofia Teoretica.
Dal tema del corso, “Alle origini del male: un confronto con Renè Girard e Martin Buber”, al di là dei due nomi a me sconosciuti fino a pochi mesi fa, si intuisce subito la vastità e la delicatezza del tema affrontato: il Male.
Il percorso di studio ha evidenziato come il male colpisca da ogni lato grazie alla sua capacità di essere occulto e mimetico, ubiquo e subdolo e di come abbia tante origini: la pulsione di morte che spinge alla distruttività (Freud); dai deliri della razionalità (Scuola di Francoforte); dal mimetismo del desiderio umano (Girard); dall’onnipresenza del potere (Foucault); dalla resa della coscienza alla propaganda e dai ricatti della paura e del terrore (Arendt); da un evento che accade nell’Anima (Buber).
Per Buber la chiave di lettura è in un’ermeneutica dei miti che narrano l’inizio della rovina dell’umanità. Mettendo a confronto in particolare il mito biblico (di Adamo ed Eva e di Caino) con quello iranico dell’Avesta mostra come la lotta (individuale) con il male deve cominciare dalla propria anima. “La conferma dell’indecisione è la decisione a favore del male”. Quello che per la Genesi è la punizione di Dio, per Buber è l’intervento che li protegge dalla pena eterna di rimanere indecisi sulla direzione da prendere. Dio da loro un cammino per un nuovo inizio perché la gestazione dell’umanità deve essere continuata.
Nel suo libro-intervista “Delle cose nascoste sin dalla fondazione del mondo” R. Girard indaga il meccanismo sacrificale. La sua analisi parte dal perché l’uomo compie sacrifici (necessità dell’uomo a indurre la divinità a mostrarsi) per poi analizzare la sua natura Mimetica (che fatalmente porta ad una società conflittuale e violenta), il meccanismo del capro espiatorio, il male come linguaggio universale, l’innocenza della vittima. E’ la Bibbia, ed in particolare i vangeli, a rivelare “le cose nascoste sin dalla fondazione del mondo” ossia il sacrificio come omicidio e violenza e l’innocenza della vittima.
Molte le “rivelazioni” e le implicazioni teologiche scaturite dalla lettura delle opere di questi due autori, li consiglio a chi vuole conoscere le radici della nostra umanità e comprendere il messaggio con il quale Gesù “ha squarciato il velo del Tempio”.
Un esame di filosofia brillantemente superato meraviglia più me che le persone che mi sono vicine. Evidentemente costoro, che ringrazio per la stima, ignorano il fatto che non saprei nemmeno definire cosa si intende per Filosofia Teoretica.
Dal tema del corso, “Alle origini del male: un confronto con Renè Girard e Martin Buber”, al di là dei due nomi a me sconosciuti fino a pochi mesi fa, si intuisce subito la vastità e la delicatezza del tema affrontato: il Male.
Il percorso di studio ha evidenziato come il male colpisca da ogni lato grazie alla sua capacità di essere occulto e mimetico, ubiquo e subdolo e di come abbia tante origini: la pulsione di morte che spinge alla distruttività (Freud); dai deliri della razionalità (Scuola di Francoforte); dal mimetismo del desiderio umano (Girard); dall’onnipresenza del potere (Foucault); dalla resa della coscienza alla propaganda e dai ricatti della paura e del terrore (Arendt); da un evento che accade nell’Anima (Buber).
Per Buber la chiave di lettura è in un’ermeneutica dei miti che narrano l’inizio della rovina dell’umanità. Mettendo a confronto in particolare il mito biblico (di Adamo ed Eva e di Caino) con quello iranico dell’Avesta mostra come la lotta (individuale) con il male deve cominciare dalla propria anima. “La conferma dell’indecisione è la decisione a favore del male”. Quello che per la Genesi è la punizione di Dio, per Buber è l’intervento che li protegge dalla pena eterna di rimanere indecisi sulla direzione da prendere. Dio da loro un cammino per un nuovo inizio perché la gestazione dell’umanità deve essere continuata.
Nel suo libro-intervista “Delle cose nascoste sin dalla fondazione del mondo” R. Girard indaga il meccanismo sacrificale. La sua analisi parte dal perché l’uomo compie sacrifici (necessità dell’uomo a indurre la divinità a mostrarsi) per poi analizzare la sua natura Mimetica (che fatalmente porta ad una società conflittuale e violenta), il meccanismo del capro espiatorio, il male come linguaggio universale, l’innocenza della vittima. E’ la Bibbia, ed in particolare i vangeli, a rivelare “le cose nascoste sin dalla fondazione del mondo” ossia il sacrificio come omicidio e violenza e l’innocenza della vittima.
Molte le “rivelazioni” e le implicazioni teologiche scaturite dalla lettura delle opere di questi due autori, li consiglio a chi vuole conoscere le radici della nostra umanità e comprendere il messaggio con il quale Gesù “ha squarciato il velo del Tempio”.
Scritto da pasqualino, Giovedi 11 Aprile 2013 - 20:20 (letto 13774 volte)
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Fahrenheit 451
"You don't have to burn books to destroy a culture. Just get people to stop reading them." (Ray Bradbury)
La forza di uno scrittore sta nella sua capacità di parlare attraverso le generazioni, attraverso lo scorrere del tempo e della storia. Fahrenheit 451 è un'opera pubblicata nel 1953...
"Offri al popolo gare che si possano vincere ricordando le parole di canzoni molto popolari, o il nome delle capitali dei vari Stati dell'Unione o la quantità di grano che lo Iowa ha prodotto l'anno passato. Riempi i loro crani di dati non combustibili, imbottiscili di "fatti" al punto che non si possano più muovere tanto son pieni, ma sicuri d'essere veramente bene informati. Dopo di che avranno la certezza di pensare, la sensazione del movimento, quando in realtà sono fermi come un macigno. E saranno felici, perché fatti di questo genere sono sempre gli stessi. Non dar loro niente di scivoloso e ambiguo come la filosofia o la sociologia affinché possano pescare con questi ami fatti ch'è meglio restino dove si trovano. Con ami simili, pescheranno la malinconia e la tristezza."
"Le cose che voi cercate, Montag, sono su questa terra, ma il solo modo per cui l’uomo medio potrà vederne il 99% sarà un libro."
"E quando ci domanderemo cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro: noi ricordiamo. Ecco dove alla lunga avremo vinto noi. E verrà il giorno in cui saremo in grado di ricordare una tal quantità di cose che potremo costruire la più grande scavatrice meccanica della storia e scavare, in tal modo, la più grande fossa di tutti i tempi, nella quale sotterrare la guerra."
La forza di uno scrittore sta nella sua capacità di parlare attraverso le generazioni, attraverso lo scorrere del tempo e della storia. Fahrenheit 451 è un'opera pubblicata nel 1953...
"Offri al popolo gare che si possano vincere ricordando le parole di canzoni molto popolari, o il nome delle capitali dei vari Stati dell'Unione o la quantità di grano che lo Iowa ha prodotto l'anno passato. Riempi i loro crani di dati non combustibili, imbottiscili di "fatti" al punto che non si possano più muovere tanto son pieni, ma sicuri d'essere veramente bene informati. Dopo di che avranno la certezza di pensare, la sensazione del movimento, quando in realtà sono fermi come un macigno. E saranno felici, perché fatti di questo genere sono sempre gli stessi. Non dar loro niente di scivoloso e ambiguo come la filosofia o la sociologia affinché possano pescare con questi ami fatti ch'è meglio restino dove si trovano. Con ami simili, pescheranno la malinconia e la tristezza."
"Le cose che voi cercate, Montag, sono su questa terra, ma il solo modo per cui l’uomo medio potrà vederne il 99% sarà un libro."
"E quando ci domanderemo cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro: noi ricordiamo. Ecco dove alla lunga avremo vinto noi. E verrà il giorno in cui saremo in grado di ricordare una tal quantità di cose che potremo costruire la più grande scavatrice meccanica della storia e scavare, in tal modo, la più grande fossa di tutti i tempi, nella quale sotterrare la guerra."
Scritto da pasqualino, Giovedi 07 Giugno 2012 - 17:44 (letto 16581 volte)
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¡Feliz cumpleaños!
“We lunched upstairs at Botin´s. It is one of the best restaurants in the world. We had roast young suckling pig and drank rioja alta. Brett did not eat much. She never ate much. I ate a very big meal and drank three bottles of rioja alta.” (Ernest Hemingway, “The Sun Also Rises”)
La mia splendida mogliettina compie 40 anni … lo avreste mai detto?
In occasione del suo ingresso negli -anta (spero non mi picchi per aver pubblicizzato questo evento) ha ricevuto un regalo a me particolarmente gradito … un week-end a Madrid.
Detto... fatto, siamo passati dal Rosso Piceno a un bel bicchiere di Sangria in meno di 4 ore. Niente male. In due giorni non potevamo visitare molto, quindi niente musei, ma come nostra caratteristica … abbiamo consumato la suola delle scarpe!!! La capitale spagnola mi ha fatto una buona impressione bei palazzi, parchi immensi e molto ben tenuti, grande movida, costi contenuti e … buon cibo! Ovviamente una sera ci siamo consegnati al rito della cena con Tapas, Paella e Sangria ma la sera del compleanno, come cornice ideale per la consegna del mio regalo, mi è sembrato opportuno scegliere Botin . Botin non è il miglior ristorante di Madrid e nemmeno il più esclusivo, è semplicemente il più antico ristorante ancora in attività … del MONDO!!! L’ambiente è molto caratteristico e si mangia anche bene (Patrizia, che è oltretutto un’ottima cuoca, dissentirà su quest’ultimo aspetto) ma se volete andare lì … prenotate su internet per tempo!
Eviterò di fare un lungo elenco di cose visitate, ma voglio indicarvi la cosa da non perdere (esclusi i musei) e la cosa da evitare.
Da non perdere: Il palazzo Reale. La visita è gratuita e permette di accedere a molte delle splendide sale all’interno del palazzo oltre che all’antica Farmacia, all’Armeria e alla piazza interna.
Da evitare: La cripta della Cattedrale di Nostra Senora de Almudena. Il costo è di 2€ per vedere un cimitero di costruzione recente, privato e per ricchi (mia personalissima impressione).
La mia splendida mogliettina compie 40 anni … lo avreste mai detto?
In occasione del suo ingresso negli -anta (spero non mi picchi per aver pubblicizzato questo evento) ha ricevuto un regalo a me particolarmente gradito … un week-end a Madrid.
Detto... fatto, siamo passati dal Rosso Piceno a un bel bicchiere di Sangria in meno di 4 ore. Niente male. In due giorni non potevamo visitare molto, quindi niente musei, ma come nostra caratteristica … abbiamo consumato la suola delle scarpe!!! La capitale spagnola mi ha fatto una buona impressione bei palazzi, parchi immensi e molto ben tenuti, grande movida, costi contenuti e … buon cibo! Ovviamente una sera ci siamo consegnati al rito della cena con Tapas, Paella e Sangria ma la sera del compleanno, come cornice ideale per la consegna del mio regalo, mi è sembrato opportuno scegliere Botin . Botin non è il miglior ristorante di Madrid e nemmeno il più esclusivo, è semplicemente il più antico ristorante ancora in attività … del MONDO!!! L’ambiente è molto caratteristico e si mangia anche bene (Patrizia, che è oltretutto un’ottima cuoca, dissentirà su quest’ultimo aspetto) ma se volete andare lì … prenotate su internet per tempo!
Eviterò di fare un lungo elenco di cose visitate, ma voglio indicarvi la cosa da non perdere (esclusi i musei) e la cosa da evitare.
Da non perdere: Il palazzo Reale. La visita è gratuita e permette di accedere a molte delle splendide sale all’interno del palazzo oltre che all’antica Farmacia, all’Armeria e alla piazza interna.
Da evitare: La cripta della Cattedrale di Nostra Senora de Almudena. Il costo è di 2€ per vedere un cimitero di costruzione recente, privato e per ricchi (mia personalissima impressione).
Il sito, gestito da Pasqualino Ruggieri, si pone come scopo quello di condividere informazioni, esperienze e riflessioni con tutti coloro che credono ancora nel confronto civile.
In più, da Marzo 2008, c’è una novità, il sito CasaRuggieri diventa anche un luogo “fisico” e tangibile, a disposizione di quanti volessero trascorrere le proprie vacanze estive nella splendida Riviera delle Palme e precisamente a San Benedetto del Tronto. Nella sezione Affitti Estivi potete trovare le nostre proposte per una vacanza in riva al mare. Saluti e …a presto!