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Il ritorno del Pupazzo
La storia.
Marcello Lippi nonostante fosse stato chiamato in causa per l’affare Moggi viene comunque lasciato alla guida della Nazionale (immunità per le alte cariche della nazionale) con l’obiettivo di guidarla alla conquista del quarto titolo mondiale.
Effettivamente la sua squadra vince il mondiale grazie ai rigori (agli ottavi contro l’Australia ed in finale contro la Francia) e quindi conquista notorietà e Immunità Perenne. Decide quindi di fare ciò che ogni buon vigliacco (o furbastro) farebbe ovvero, visto che può solo peggiorare la sua posizione, si DIMETTE.
I Fatti.
A questo punto entra in gioco la trasparenza, la dignità e l’etica degli Italiani. Il datore di lavoro del commissario tecnico (la FIGC) appena dopo 2 anni che ha ricevuto le dimissioni del vigliacco cosa fa? Lo chiama e gli chiede: ”Per favore puoi tornare alla guida della Nazionale visto che ai rigori hai molta più fortuna del CT attuale ed inoltre con te non sfiguriamo (come con Donadoni) dal punto di vista morale?"
La risposta la sapete ed era scontata, “ OK, mi sacrifico”.
Le conclusioni.
E’ ancora un piccolo esempio di come funzionano le cose in questo paese pieno di gente che non conosce VERGOGNA!
Pensate a traslare questa storia nell’azienda dove lavorate … secondo voi sarebbe andata allo stesso modo? No, sicuramente no.
L’atteggiamento di Lippi mi ricorda (con le dovute proporzioni) quello di Giolitti che utilizzava la tattica di abbandonare la barca (il governo) nei momenti difficili per poi tornare a bordo in condizioni più favorevoli. Di tali ritirate strategiche Giolitti ne fece 4 mi auguro di non doverne assistere ad altrettante da parte di questo signore che di barche e di ritirate ha dimostrato di intendersene.
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